Cosa bisogna fare per aprire un e-commerce e iniziare a vendere online? E' necessario avere una Partita IVA oppure è possibile farne a meno? Servono delle autorizzazioni specifiche? Ci sono obblighi particolari da assolvere? In questa lezione proveremo a rispondere a tutte queste domande cercando di fare chiarezza sugli aspetti preliminari al lancio di una nuova attività di vendita online.
Vendite occasionali fino ad un massimo di 5.000 euro l'anno
Prima di affrontare la nostra analisi sulle incombenze burocratiche da compiere per l'apertura di un negozio online vero e proprio, dobbiamo ricordare che la normativa italiana prevede sia possibile esercitare libera attività fino al tetto massimo di 5.000 euro l'anno di ricavi, mediante il rilascio di ricevute (soggette a ritenuta fiscale del 20%) con l'indicazione di prestazione occasionale ai sensi dell'articolo 67 lettera "i" del DPR 917 del 1986.
Tale norma, è bene chiarirlo, può essere applicabile a chi vende saltuariamente qualcosa su eBay o sfruttando qualche altro sito di annunci, ma difficilmente potrà applicarsi validamente a chi desidera aprire un e-commerce vero e proprio. In tal caso, quindi, a prescindere dal volume d'affari, sarà necessaria una partita IVA.
Cosa fare prima di poter iniziare a vendere on-line
Per prima cosa è bene chiarire che le incombenze che precedono l'avvio di un'attività di commercio elettronico, diversamente da quello che molti potrebbero pensare, non sono così diverse da quelle previste per l'apertura di un negozio fisico! è necessario, infatti, possedere una Partita IVA, essere iscritto al registro delle imprese, presentare al comune una denuncia di inizio attività e così via.
Ma andiamo con ordine e passiamo in rassegna, una ad una, le varie incombenze da adempiere se se desidera cimentarsi nella vendita online, distinguendo tra due ipotesi principali ovvero l'apertura di una nuova impresa piuttosto che l'utilizzo di un'impresa già esistente.
Creazione di una nuova impresa per la gestione di un e-commerce
Ovviamente si tratta dell'ipotesi più complessa in quando bisognerà far fronte a numerose incombenze di natura burocratica.
La prima scelta da compiere sarà relativa alla tipologia di impresa che si desidera costituire per la gestione del negozio online: impresa individuale oppure di tipo societario? Nel secondo caso, infatti, sarà necessario innanzitutto ricorrere all'assistenza di un notaio per la costituzione della società (di recente l'ordinamento italiano ha introdotto un nuovo tipo di società di capitali - SRLS - per la costituzione della quale il notaio non è indispensabile).
Una volta costituita la società gli adempimenti da compiere non saranno differenti da quelli previsti per un'impresa individuale e cioè:
- Richiedere l'assegnazione della Partita IVA con codice attività 47.91.10 ("commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via Internet");
- effettuare l'iscrizione al registro delle imprese della CCIAA e, contestualmente, ad altri enti come INPS e INAIL (Attenzione: per l'iscrizione di una nuova impresa non devono più essere inviati moduli e documenti cartacei: tutte le imprese, infatti, devono adottare la procedura di comunicazione unica "ComUnica" con la quale è possibile richiedere l'iscrizione al Registro delle Imprese inviando contemporaneamente i dati necessari per Agenzia delle Entrate, INPS e INAIL).
Una volta creato il sito web , quando si sarà finalmente pronti ad iniziare le vendite online, sarà necessario inoltre:
- presentare la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) allo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) del Comune nel quale si intende avviare l'attività;
- comunicare all'Agenzia delle Entrate tutti i dati relativi al sito Web, tra cui indirizzo del sito, dati identificativi dell'Internet Service Provider, indirizzo di posta elettronica, recapito telefonico e numero di fax;
- la vendita a operatori economici di altri Paesi dell'Unione Europea prevede, infine, l'iscrizione nella banca dati del VIES (Vat Information Exchange System).
Avvio di un e-commerce da parte di un'azienda esistente
In questo caso le incombenze sono di gran lunga minori. Non sarà necessario costituire la società ne richiedere partita IVA o iscrizioni a vari enti, in quanto tutte queste procedure sono già state fatte.Le uniche incombenze burocratiche preliminari al lancio di un negozio di commercio elettronico, quindi, saranno le seguenti:
- aggiungere, alla propria partita IVA come attività secondaria, il codice ATECO 47.91.10 (che, come abbiamo già visto, riguarda il "commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via Internet");
- comunicare alla CCIAA l'inizio della nuova attività di vendita;
- deve essere effettuata, infine, la comunicazione dei dati del sito web all'Agenzia delle Entrate (vedi quanto indicato poco sopra per le imprese di nuova creazione).
FONTE: Mr. Webmaster